MADONNA DEL FUOCO

di Marino Mambelli

La miracolosa immagine della Madonna del Fuoco. La xilografia si salvò dall’incendio che nel 1428 devastò la scuola di maestro Lombardino. Forlì, Cattedrale di Santa Croce.

La Madonna del Fuoco è la principale protettrice e patrona della città di Forlì. Con lei sono compatroni San Mercuriale e San Pellegrino Laziosi, mentre l’antico culto di San Valeriano non è più praticato dal 1976 poichè la reale esistenza del santo non è mai stata dimostrata. Per tale ragione il Valeriano “forlivese” è stato escluso dal calendario liturgico.

La Vergine del Fuoco è una bellissima immagine del XV secolo: una delle più antiche xilografie europee. Raffigura Maria Vergine con il Bambino attorniata da numerosi santi. Il foglio si salvò da un terribile incendio divampato il 4 febbraio 1428 nella scuola di maestro Lombardino nell’attuale via Leone Cobelli. Quell’immagine miracolata verrà custodita in una cappella a Lei dedicata nella Cattedrale di Santa Croce a Forlì, mentre nel luogo in cui divampò l’incendio, nell’800 fu costruito un piccolo edificio religioso denominato Chiesina del Miracolo. Il 4 febbraio di ogni anno si svolge una sentitissima celebrazione. Sulle numerose bancherelle che affollano piazza del Duomo, piazza Saffi e le vie del centro storico viene esposto e venduto un dolce tutto forlivese: la piadina della Madonna del Fuoco.

L’episodio miracoloso del 1428 ebbe numerosi testimoni e fu addirittura “registrato” da Giovanni Merlini, più famoso col nome di Giovanni di Mastro Pedrino, cronista coevo, estensore dell’ineguagliabile Cronica del suo tempo. Il testo rivelatore è giunto integro fino a noi: Nel mexe ditto – leggiamo sulle preziose pagine – de sovra una caxa che fo del Tempesta apresso Luffo di Taldo abitada per scola da uno m.° Lombardino bruxò adì IIII del ditto mexe (febbraio nda), la notte venando la festa de santa Agata, e non ne romexe altro che le mura e una carta con alcuna figura e nostra Donna in mezzo. E perché parve grande miracolo fo tolta dai calonixe de Santa Croxe e porta in Santa Croxe con reverencia: e questa fa assae miraculi. A Giovanni di Mastro Pedrino, depintore, viene anche attribuita una lunetta che descrive il miracolo. Anche quest’opera è custodita nei locali del Duomo.

Giovanni di Mastro Pedrino (attribuzione). Lunetta del Miracolo e traslazione dell’immagine in Cattedrale. 1438 circa. Forlì, Cattedrale. Foto Forlipedia, 2019.
Cappella della Madonna del Fuoco. Forlì, Cattedrale di Santa Croce. Foto Forlipedia, 2019.

L’evento ebbe vasta eco in città tanto che durante il breve periodo in cui l’immagine rimase appesa al muro annerito, molte persone vollero far visita al luogo del prodigio. Anche il pretore Floriano Griffoni volle rendersi conto di persona dello stato dei luoghi dando così all’evento un’ufficialità “laica”. Poi monsignor Capranica, legato pontificio per la Romagna, decise che l’immagine venisse trasferita nella Cattedrale dove, tra i 1619 e il 1636, fu realizzata la suggestiva cappella che ancora oggi custodisce il foglio miracoloso. Il tempio dedicato alla Vergine del Fuoco di Forlì fu poi completato nel 1706 con la l’affresco della cupola realizzato in venti anni di lavoro da uno straordinario Carlo Cignani. Assolutamente da visitare.

La via Leone Cobelli, strada nella quale sorge la Chiesina del Miracolo, per molto tempo portò il nome di via Del Fuoco o via Beata Vergine del Fuoco. Oggi non ci sono vie dedicate all’immagine del miracolo, ma sono moltissime le abitazioni che sulla facciata principale, o sull’angolo più in vista, espongono la Patrona. A Lei si chiede protezione. Dagli incendi, soprattutto, ma anche dai terremoti e da ogni altra sfortuna. Di solito sono immagini in cotto o in ceramica. Ricche di fascino e di tradizione forlivese.

La Madonna del Fuoco. Immagine in ceramica esposta in corso Garibaldi angolo via Mambelli. Foto Forlipedia, 2022.

Bibliografia:
Elenco generale delle strade e piazze della città di Forlì. Tipografia Litografia Democratica. Forlì, 1899.
Gaetano Moroni. Dizionario di Erudizione Storico – Ecclesiastica, da S. Pietro fino ai giorni nostri, Tipografia Emiliana. Venezia, 1840.
Marino Mambelli. Dietro la Facciata, Forlì Raccontata dei suoi Palazzi. Edizioni Graficamente. Forlì, 2016.
Adamo Pasini. Storia della Madonna del Fuoco di Forlì. A cura dell’Abbazia di San Mercuriale. Forlì, 1936.
Domenico Bolzoni. Storia della nuova chiesa a Maria SS. del Fuoco. Tipografia Casali. Forlì, 1819.

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