Nato col significato di podere, residenza signorile di campagna, il latino villa è divenuto col tempo il contrapposto a civitate, ovvero città, fino ad indicare un preciso agglomerato di campagna. Un piccolo centro rurale, un villaggio.
A Forlì troviamo Villafranca, Villanova e Villagrappa che propongono ancora toponimi “completi”, mentre altri hanno perso ufficialmente l’indicazione di villa, mantenendola però nel gergo popolare: parliamo ad esempio di Villa Romiti, Villa Selva e Villa Rovere, oggi semplicemente Romiti, La Selva e Rovere.
Per l’origine del toponimo Grappa, su La Madonna del Fuoco, periodico d’inizio secolo, leggiamo: Si crede che il nome “villa grappa” significhi “villa dei grappoli”. E senza dubbio doveva essere luogo di antiche vigne, visto che a breve distanza abbiamo S. Maria delle Vigne (Celletta dei Passeri nda), eretta nel 1690. Come è noto, i nomi grappa, grappo, grappolo si fanno derivare del tedesco. La grappa equivale a spranga di ferro per collegare pietre, travi o altro. E il grappo o grappolo è propriamente il ramicello che collega i chicchi d’uva al tralcio.
Antonio Polloni su Toponomastica Romagnola, spiega così l’idronimo Rio Grappa: toponimo diffuso, forse da un prelatino “graba” “grapa” (greto o ghiaieto), …quindi Rio Grappa vale rio ghiaioso. E questa spiegazione accomuna anche la nostra Villagrappa.
Voci correlate al quartiere Villagrappa.