VIALE ROMA

di Marino Mambelli

Con un telegramma del 29 luglio 1931 Benito Mussolini comunicò che: Con l’inizio dell’anno decimo tutti i centri urbani dei Comuni debbano avere una via – non secondaria – col nome di “Roma”. Anche Forlì, ovviamente, eseguì l’ordine. Così, il tratto viabile che nell’ottocento era la Strada Postale denominata Via Emilia, poi Subborgo Cotogni, Viale Del Ronco, provinciale Emilia, SS9, assunse la nuova denominazione. Denominazione che seppe resistere anche alle forti pressioni, pervenute alla Commissione Toponomastica forlivese nel 1955, di sostituire il nome della Capitale con quello di Alcide De Gasperi.

Viale Roma in una immagine degli anni '60. Cartolina. Raccolta privata.
Viale Roma in un’immagine degli anni ’60. Cartolina. Raccolta privata.

Il tracciato della strada “consolare”, è utile ricordarlo, ha origini antiche. Nel 187 a.C. i Romani, ormai padroni dell’intera pianura Padana, avevano la necessità di collegare facilmente Rimini, Bologna e Piacenza e le vittorie del console Emilio Lepido permisero appunto il completamento della strata Emilia. Di quel tracciato originario, in territorio forlivese, oggi nulla è più visibile. Alcune interessanti presenze archeologiche sono però state rinvenute a quote inferiori al piano viario di un paio di metri.

Il viale Del Ronco. Immagine del 1905 tratta da "La Piè" del 1920.
Il viale Del Ronco. Immagine del 1905 tratta da “La Piè” del 1920.

Esistono alcune immagini di fine ’800, e anche cartoline illustrate più recenti, che raccontano uno stupendo viale alberato per tutta la sua lunghezza. Era il cosiddetto viale del Ronco: dal Ronco a Forlì. Due filari di pioppi separavano lateralmente altrettanti vialetti, si trattava di 1800 piante messe a dimora a partire dal 4 aprile 1811. Gli alberi saranno poi abbattuti dal 1907 per molti anni a seguire. Ad avviare il processo di eliminazione dell’alberatura fu in verità un ciclone che la sera del 23 giugno 1905 si abbatté su Forlì decimando, e anche più, gli alberi della via Emilia. Così La Piè, nel 1920, racconta la bellezza di quel percorso alberato: Da “Frampùl” movendo verso “Furlè”, il viandante assonnato di monotonia, giunto al Ronco esclamava di gioia e stupore;  all’improvviso con gli occhi e lo spirito rapito in alto. Anche Le Cento Città D’Italia (Supplemento mensile illustrato del Secolo) del 1889 lo presenta ritratto da un’innevata piazza del Nord (piazzale Della Vittoria) in una famosissima immagine che darà origine ad almeno un dozzina di cartoline per altrettante diverse edizioni.

Proprio tra la frazione Ronco e il piazzale Della Vittoria, con un progetto del 1879, fu realizzato un tratto della linea ferroviaria a scartamento ridotto (il tramway ) che congiungeva il Comune di Meldola con quello di Forlì per poi finire a Ravenna. La linea fu soppressa nel 1930. Della stessa non vi è più traccia.

"Via Emilia da piazza del Nord". Oggi si direbbe: "Viale Roma da piazzale Della Vittoria". Immagine tratta da: "Le Cento Città D'Italia" 1889. Raccolta privata.
La “Via Emilia da piazza del Nord”. Oggi si direbbe: “Viale Roma da piazzale Della Vittoria”. Immagine tratta da: “Le Cento Città D’Italia” 1889. Raccolta privata.
Viale Del Ronco in una immagine databile 1926. Dal volume “Opere Fasciste nel V annuale della Marcia su Roma”.

Il tracciato attuale, confrontandolo con quello che appare sulle mappe ottocentesche, presenta alcune traslazioni a nord e a sud e la sua larghezza è aumentata considerevolmente durante il XX secolo. Nonostante il viale presenti un interessante disegno, non esiste un progetto che ne abbia definito unitariamente la conformazione attuale (viabilità centrale, cordoli con alberature, ciclabili sui due lati e marciapiedi), la sua realizzazione è infatti avvenuta sommando numerosi interventi spalmati nel tempo; interventi legati alla disponibilità economica del momento assieme alle esigenze del crescente traffico. L’importantissima arteria stradale ha infatti, per molto tempo, sopportato anche il traffico pesante.

L’autostrada (dal 1966) e la più recente Tangenziale, ospitano oggi i camion di passaggio, ma il traffico sul viale Roma continua ad essere importante in tutte le ore della giornata. Per aumentare la sicurezza, a partire dagli anni 2000, sono state realizzate alcune rotatorie.

Secondo le notizie fornite dal Servizio Verde del Comune di Forlì, la messa a dimora dell’attuale filare alternato di Tiglio e Pino, che accompagna il tracciato del viale Roma, ebbe inizio nel 1933, dopo che alcuni piantamenti sporadici avevano arredato temporaneamente l’importante arteria stradale. Le piste ciclabili hanno avuto origine nei primi anni ’40, ma esistono acquisizioni di aree private, effettuate per la loro realizzazione e per la realizzazione del marciapiede – sia nord che sud, fino agli anni ’70 del XX secolo.

Ieri e Oggi: 100 anni in 10 secondi. Il viale Del Ronco.

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