PRESSING!! (RIVISTA)

Il n. 1 di Pressing!! Organo del Basket Club di Forlì. Raccolta privata.

Il 1968 è scolpito a caratteri cubitali nella storia. Il 1969 no. Eppure fu l’anno in cui Armstrong e Aldrin se ne andarono a spasso sulla Luna, Jan Palach si dette fuoco a Praga, Gheddafi prese il potere in Libia, Golda Meir divenne premier in Israele e in Vietnam morì Ho Chi Min. In Italia spuntò nelle edicole Lotta Continua. E a Forlì, quasi in contemporanea, più modestamente uscì Pressing, bollettino – oggi si direbbe organ house – altrettanto battagliero del Basket Club Forlì. Carta bianco panna che più avanti sarebbe diventata verdolina. E una testata che esibiva due punti esclamativi, quasi mimasse un grido di stupore. Non transitava dalle edicole ma pile e pile di copie scomparivano in fretta nei bar poco dopo che erano state depositate.

Il 1968 ha un posto di particolare riguardo pure nella storia della pallacanestro forlivese. Il 1969 meno. Il 1968 fu l’anno della promozione in Serie A. Il 1969 quello del ritorno in B. Eppure per chi li ha vissuti furono entrambi anni formidabili.  Altri tempi, certo. Le tv disponevano di due canali in tutto. Diffondevano immagini in un granuloso bianco e nero, in cui si contorcevano figure dai contorni talora sfumati. A rivederle oggi somigliano ad ectoplasmi. Il televideo? Ma per piacere, figuriamoci… In fatto di radiocronache sportive poi non c’era altro che l’eterno “Tutto il calcio minuto per minuto”. Quanto ai telefonini, naturalmente erano ben al di là da venire. Fateci caso: oggi quando ci si chiama si domanda invariabilmente “Dove sei?”. A chiederlo allora – esistendo solo il fisso – sarebbe stato proprio da mentecatti.

La morale? Che la domenica era una dannazione riuscire a sapere cosa diavolo avesse combinato, quando giocava in trasferta, la Libertas. E così, il cuore in gola, all’imbrunire si andava in pellegrinaggio davanti alla chiesa del Suffragio in febbrile attesa di un’apparizione. Un’apparizione che mancava mai ma avveniva ahimé ad un’ora imprecisata. Quando cioè una mano pia fissava con lo scotch, sulla vetrina del chiosco Totocalcio, un foglietto di block notes con sopra scritto in stampatello il fatidico risultato. Ci si accostava, inforcando o meno gli occhiali, con la stessa trepidazione con la quale si va a controllare il voto riportato ad un esame. Fluobrene Mestre 48, Iris Forlì 51. Wow! Ma le altre? Boh! Sul Carlino o sullo Stadio l’indomani…

“Basket Giovane”, rubrica di Ugo Ravaioli su Pressing”. Novembre 1971.

Ruspante e scanzonato nella originaria gestione di Leonello Flamigni, poi raffinato e talora perfino caustico nella successiva conduzione di Marino Bartoletti, “Pressing!!” rappresentò al meglio quelle epiche e romantiche stagioni in cui il basket germogliò rigogliosamente in città, spandendo semi che hanno attecchito in profondità e da cui si sono propagate radici che hanno resistito nei decenni. Stagioni che allevarono una generazione di dirigenti, tecnici, giocatori e perfino giornalisti mai eguagliata e forse irripetibile. Dirigenti come Romano Tramonti, assurto ai vertici federali, o Maurizio Gherardini, che sarebbe diventato il primo europeo nelle stanze dei bottoni della Nba. Tecnici come Renzo Paganelli, proclamato allenatore dell’anno nel ’75 quando imperava Dan Peterson, o “Topone” Pasini, recordman di promozioni sia pure su altre piazze. Giocatori come Adolfo Marisi, Franco De Fanti, Pierangelo Rosetti, Vito Fabris o Maurizio Lasi, tutti usciti dalla “cantera” di Forlì poi malauguratamente inariditasi. Giornalisti come Giancarlo Mazzuca o Marino Bartoletti, le cui firme si alternarono nei resoconti cestistici del Carlino. In seguito non sarebbero mancati momenti di gloria e nuovi eroi. Sarebbero arrivati i tempi di Dawkins di McAdoo, il giorno della tripla mortifera di Andrea Niccolai, i virtuosismi di un mostro sacro come Sugar Richardson. Ma i più indimenticabili, per chi c’era – e purtroppo molti dei protagonisti oggi non ci sono più –, restano quelli anni, di cui “Pressing!!” fu goliardico testimone.


Testo di Ugo Ravaioli. Tratto da Pressing!! (a cura di Marino Mambelli) opuscolo promozionale della mostra promossa dal Panathlon: Basket indimenticabile: Libertas pallacanestro Forlì da storia a mito, a cura di Flavio Dell’Amore e Ennio Ortali. Mega, Forlì, corso Della Repubblica 144, 27 maggio-11 giugno 2011.

Pressing!! Numero speciale. Natale 1972. Raccolta privata

Scheda:
Pressing!! nasce nel 1968. A idearlo e dirigerlo è Leonello Flamigni per il Basket Club Forlì. Il giornale segue la squadra di basket che in quel momento milita in serie B. Vi scrivono nientemeno che Flamigni, Marino Bartoletti e Ugo Ravaioli che in successione saranno i veri conduttori anche se, ufficialmente, i direttori saranno Eddo Galassi e Giuseppe Molaroni. Collaborano firme straordinarie: Aldo Giordani, Dido Guerrieri, Arnaldo Taurisano, Elio Pentassuglia, Renzo Ranuzzi, Dado Lombardi, Giancarlo Mazzuca, Gianfranco Civolani, Sandro Riminucci, Ercole Baldini, Lucio Dalla e molti altri. Numerose sono le rubriche, non solo legate al basket. Il giornale viene distribuito gratuitamente al Villa Romiti e in alcune edicole. Il successo è straordinario per alcuni anni, poi la rivista forlivese conosce il declino come il club che lo aveva ideato. Nel 1972 e in successive occasioni vengono pubblicati numeri speciali, ma la sua tiratura ordinaria si conclude alla fine del campionato 1971/72. Si chiude la rivista ma rimane il mito.

Per saperne di più:
Marino Mambelli. Libertas Pallacanestro Forlì. I numeri, le storie, i personaggi che hanno fatto grande una città. Editrice La Mandragora. Imola 1996. 

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