La grande Quercia di San Varano, la quercia di Aurelio Saffi, ha ceduto alla forza del vento del 10 agosto 2017. Forlì ha conosciuto la potenza del Fortunale a 132 km orari: il vento che ha sbattuto a terra quasi 500 alberi tra pubblici e privati. Anche il secolare patriarca di villa Saffi è stato sottomesso al volere della natura.
Situato in un campo destinato alla coltivazione sul retro di villa Saffi, il gigante verde, celebrato per essere “luogo” di meditazione di uno dei forlivesi più importanti di sempre, era protetto da una recinzione che vietava l’accesso. Nonostante ciò il suo fascino secolare attraeva numerosissime persone che si sedevano ai suoi piedi per assaporare il gusto dei secoli che emanava la sua grandiosa ombra.
Oltre 15 metri di chioma, 23 di altezza e 4 metri abbondanti di circonferenza all’altezza delle spalle di un uomo, la pianta di proprietà del Comune di Forlì, secondo una stima approssimativa conterebbe più di 200 anni. In una delle cartoline edite in occasione dell’inaugurazione della statua del triunviro nella piazza grande di Forlì nel 1921, la pianta appare infatti già di dimensioni importanti. Era, secondo la tradizione, la “Quercia prediletta dal Maestro”. Saffi nacque a Forlì nel 1819 e a Forlì morì nel 1890.