
Lunedì 25 marzo 1929, la sede di Forlì del Credito Romagnolo inaugurò, in piazza Aurelio Saffi, la “Borsa Merci”. Progettata dall’ingegnere architetto Gian Luigi Reggiani di Bologna, fu realizzata da ditte e maestranze forlivesi nel palazzo di proprietà dell’Istituto di credito (palazzo Talenti/Framonti).
La bellissima ambientazione, ricavata nell’antica corte interna del nobile palazzo, fu messa gratuitamente a disposizione delle “classi produttive” che confluivano dall’intera Regione. Incontrò, racconta la stampa del periodo, il più vivo compiacimento della cittadinanza e rappresentò un elegante luogo di convegno, complementare all’importante mercato della piazza di Forlì. Era fornita di sala di scrittura, di servizi telefonici e di un sotterraneo nel quale potevano essere custoditi valori, bagagli, campioni.

La sala dal tetto in vetro è ancora perfettamente conservata e visitabile al piano terra del palazzo: è lo splendido ingresso che conduce all’Unicredit Banca. L’ultimo ricordo della Borsa è legato a un nome che indicava un luogo di ristoro anche quando la sala, da molto tempo, non svolgeva più il suo compito: è il famoso (fino a una generazione fa) Bar della Borsa.