SELVA LITANA

Il console Postumio Albino, al comando delle legioni romane in Gallia Cisalpina, aveva il compito di attaccare i Celti. Era il 215 a.C. Tito Livio, un paio di secoli dopo l’evento, raccontò: C’era una gran foresta chiamata Litana dai Galli, attraverso la quale doveva passare l’esercito. Per i Romani era un passaggio obbligato e i Celti, grandi conoscitori di boschi, organizzarono l’imboscata perfetta. Tagliarono alla base gli alberi che costeggiavano il percorso per molti metri di profondità e attesero il momento propizio. …alberi a destra e sinistra della strada – descrive ancora Livio –, in maniera che stessero ritti ma che cadessero al minimo urto. …quando l’esercito fu dentro il folto, essi (i Celti) diedero una spinta agli alberi più lontani, e questi abbattendosi su gli altri che già mal si reggevano, fecero d’ambo i lati un tale eccidio di uomini di cavalli di armi che appena dieci uomini scamparono.

La battaglia della silva Litana è nota anche come battaglia degli alberi. Proviamo ad immaginare di che alberi stiamo parlando: prima dei primi disboscamenti, prima delle colonizzazioni e delle centuriazioni. Siamo al cospetto della natura in un momento in cui le foreste vergini proponevano piante gigantesche.

Della battaglia abbiamo riportato solo i dati salienti, ma il suo svolgimento fu più lungo e complesso. Rinviamo un maggiore approfondimento invitando a consultare la ricerca che Anselmo Calvetti ha pubblicato sull’interessantissimo volume Romagna Celtica. A noi il compito di scovare la località in cui sorgeva la Litana.

In Romagna? Probabilmente, ma: la Pineta di Ravenna? La Selva di Forlì? Una foresta vicino Modena? A Reggio? Gambetola, Massa Lombarda…? Abbiamo elencato solo alcune delle proposte più frequenti. Durante le ricerche ci siamo accorti che, curiosamente, ogni città romagnola o emiliana la vorrebbe sua. Basta un lembo di bosco, un toponimo che rievoca un’antica foresta ed ecco gli elementi per far propria la favolosa Litana. Per lustro. Per il fascino che sprigiona, anzi, sprigionava: perché della famosa selva, tracce vere non ne esistono più. Ancora Calvetti ci viene in aiuto con un’attenta ricostruzione storica che localizza l’antica battaglia degli alberi lungo la vallata appenninica del Lamone.

Ma i forlivesi vollero coltivare il mito della selva Litana forlivese intestandole una via proprio alla Selva grazie ad una Commissione toponomastica del 1953.

Un’ultima curiosità: Litana era per i Celti una divinità funebre e, con molta probabilità, tale nome fu destinato alla località in seguito alla sanguinosa battaglia.

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