Bagno, scrive Antonio Polloni su “Toponomastica Romagnola“, toponimo molto diffuso ma non sempre sicuro. Bagno (termale), acqua (ferma), acquitrino.
I toponimi Bagnolo e Bagnoli sono molto frequenti nella nostra regione. Ne troviamo a Bertinoro, Cesena, Castrocaro, Civitella, Forlì. L’origine parrebbe il latino balneolum, ovvero piccola pozza, ma quel balneum: stanza da bagno, tinozza, bagni pubblici o anche atto di fare il bagno, fa rimbalzare il nostro Bagnolo tra pozzanghere fangose e acqua limpida.
Sulla Derscriptio Romandiole, realizzata dal cardinale Anglic nel 1371, il luogo viene denominato Villa Bagnoli Aqueductus. Ed ecco che ancora abbiamo due soluzioni.
Il fiume Ronco, il cui alveo fu incanalato nel percorso rettilineo dell’antico acquedotto di Traiano, prese proprio il nome di Flumen Aquaeductus. E la presenza del fiume motiva ampiamente gli acquitrini. Ma se il termine Acquaeductus facesse riferimento proprio all’acquedotto, maestosa opera su archi e pilastri che portava l’acqua dalle colline meldolesi fino a Ravenna, allora stiamo parlando di acqua limpida. Non a caso molti centri termali portano il nome di Bagnolo. Il famoso quartiere di Napoli Bagnoli, ad esempio, si chiama così proprio perché anticamente ospitava numerosi luoghi termali.
Acqua, comunque. Abbondante. In entrambe le ipotesi siamo di fronte ad un idronimo.
Per saperne di più:
– Chiara Mazza. Fuori dalle Mura. Editore S.P.I. – C.G.I.L. Forlì. Con il Patrocinio del Comune di Forlì. 2003.
– Luciana Prati (a cura di). Flumen Aquaeductus. Nuova Alfa Editoriale. 1988.
Voci correlate al quartiere Bagnolo