ANIME SERENE

di Marino Mambelli

Nel 1932, dopo la bonifica delle paludi dell’Agro pontino, fu posata la prima pietra di Littoria, la citta di fondazione che nel 1945 rinnoverà la propria storia dandosi il nome di Latina. Forlì appare con un piccolo episodio nella storia culturale della città laziale.

Nel 1936 il giovane capoluogo si apprestò a istituire la pinacoteca civica e rivolse un appello alle maggiori città italiane per chiedere un contributo alla realizzazione del progetto. Giunsero a Littoria le opere degli artisti della XX Biennale di Venezia, di quelli della II Quadriennale di Roma e i dipinti che molte città italiane vollero inviare rispondendo alla richiesta.

“Anime serene” di Luciano Ricchetti, Nel 1936 il quadro fu donato dalla città di Forlì alla neonata Littoria come contributo alla realizzazione della Pinacoteca civica. Immagine fornita dalla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina.

Forlì, si legge nella deliberazione del commissario prefettizio del 5 giugno 1936 – ritiene doveroso aderire alla richiesta, in segno di viva simpatia e ammirazione che lega Forlì, terra del DUCE, a Littoria, primogenita della bonifica vittoriosa. Sentito il parere del direttore della Pinacoteca civica, fu scelto un olio di proprietà comunale dal titolo Anime serene di Luciano Ricchetti, pittore piacentino premiato alla Biennale e in seguito consacrato alla fama col premio Cremona del 1939 grazie al dipinto In ascolto del discorso del Duce. La sua fama aumentò anche in seguito alla critica di Ugo Ojetti che sottolineò il suo valore sul Corriere della Sera.

L’opera Anime serene era stata acquistata dal Comune in occasione della seconda mostra regionale organizzata a Forlì nel 1932 dal sindacato delle belle arti dell’Emilia Romagna. Il prezzo d’acquisto fu di 1.000 Lire, le dimensioni di 1,50 x 1,12. La cura e le spese per il trasporto a Littoria furono a cura del Comune di Forlì.

Durante la guerra la Galleria d’arte laziale conobbe furti e distruzione ma dal 1994 le opere rimaste, assieme a quelle recuperate dalle forze dell’ordine, diedero vita ad una nuova esposizione permanente. Anche il quadro “forlivese” Anime serene di Luciano Ricchetti venne trafugato. Il recupero eseguito dal Nucleo Recupero Opere d’arte – Carabinieri Regione Lazio nel 1992 permise però al dono forlivese di essere nuovamente esposto.

Dal 1996 la Galleria di Latina ha conosciuto un graduale ampliamento. Nel 1999 è stata istituita un’interessante sezione di arte contemporanea che trova posto nelle sale del Palazzo della Cultura.

Un sentito ringraziamento va a Elena Lusena e alla Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Latina.

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