AURELIO FRANCHI

Aurelio Franchi. sottotenente del 2° reggimento Granatieri. Immagine tratta da “Albo d’onore dei soci caduti per la Patria”.

Aurelio Franchi di Rosolino e e di Emilia Gardini, nato a Forlì il 27 gennaio 1891, prese parte Prima guerra mondiale come sottotenente del 2° Reggimento Granatieri 9° compagnia. Morì eroicamente sul monte Cengio il 31 maggio 1916. Alla sua memoria fu decretata la medaglia d’argento al valor militare.

Appassionato di sport dedicò gran parte della breve vita allo svolgimento di varie attività. Grazie al tenace allenamento non c’era disciplina nella quale non primeggiasse. Il ciclismo e la marcia erano erano quelle che preferiva, ma sapeva primeggiare anche nel nuoto. Trascorrendo in riviera la stagione estiva aveva infatti l’opportunità di allenarsi e di partecipare a numerose gare conquistando sempre il podio. Per la passione e la grande serietà fu chiamato dalla società Forti e Liberi a far parte del Consiglio direttivo che lo elesse segretario.

Allo scoppio della guerra il ragionier Attilio Franchi, partì per il fronte come ufficiale dei Granatieri. Di quella sentita partecipazione scrisse un diario personale sul quale raccontò la propria “certezza di vittoria”. Il 31 marzo 1916 fu ferito ad una spalla durante un combattimento sul monte Sabotino, ma rifiutò il riposo pur di tornare immediatamente dai propri soldati. Morì combattendo sul monte Cengio in testa ai suoi Granatieri. Per la “sua grande fede di italiano” fu insignito della medaglia d’argento al valor militare con la seguente motivazione: In occasione di un bombardamento e di un attacco avversario contro le nostre posizioni, resistette ad oltranza contro forze superiori, incitando con serena calma i suoi subordinati ed essendo loro di mirabile esempio col suo fermo contegno e col suo spiccato valore, fino a quando cadde colpito a morte da una granata nemica.

Su un muro interno della palestra Campostrino è affissa una lapide che ricorda i caduti forlivesi della Prima guerra mondiale affiliati alla società sportiva “Forti e Liberi”. Sul marmo si legge: Qui dove addestrando le membra temprarono l’animo a generosi ardimenti consoci della “Forti e Liberi” a incitamento ed esempio vollero ricordati. Bondi Mario, Cortesi Alberto, Farneti Giovanni, Franchi Aurelio, Fussi Lino, Lombardini Gualtiero, Mischi Gino, Mischi Secondo, Ragazzini Renato, Savoia Aldo.

La lapide che ricorda gli affiliati alla società sportiva Forti e Liberi caduti per la Patria. Ex palestra Campostrino. Foto Forlipedia.

Bibliografia:
Antonio Mambelli: I Forlivesi nel Risorgimento Nazionale da Napoleone a Mussolini. A cura del Comune di Forlì, 1936.
I Forlivesi Caduti nella Guerra 1915-18. Associazione Volontari di Guerra Sezione di Forlì, 1965.
1915 – 1918. Albo dei Caduti Forlivesi pubblicato a cura del Comitato Pro-Bosco Votivo. Premiata Cooperativa Tipografica Forlivese, 1925.
Albo D’Onore dei soci caduti per la Patria nella Guerra delle Nazioni (1915 – 1918). Unione Forti e Liberi Forlì. Stabilimento Tipografico Romagnolo

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