SANTE MONTANARI

di Marino Mambelli

Sante Montanari è stato un famoso fotoreporter forlivese. E’ scomparso il 23 agosto 2022. Aveva 86 anni.
La sua carriera ha accompagnato una lunga e fortunata stagione della redazione forlivese de Il Resto Del Carlino. Nel giorno della sua morte l’Associazione della Stampa di Forlì-Cesena lo ha ricordato così: I suoi occhi e l’obiettivo delle sue macchine hanno immortalato la vita cittadina e del territorio per oltre quarant’anni, raccontando la città, rendendo visibili i fatti di cronaca, seguendo i grandi cambiamenti di decenni in cui la modernità ha accelerato il suo passo in modo esponenziale. Ha seguito gli eventi quotidiani e le occasioni straordinarie, i momenti epocali e le pagine più dolorose, prima consegnando gli scatti ai rullini in pellicola, da ultimo misurandosi anche con la dimensione digitale. Oltre che un professionista dell’informazione, Sante è stato egli stesso un testimone dei suoi tempi. Amava il suo lavoro e lo svolgeva con grande passione e determinazione. Era sempre il primo ad arrivare sul luogo da immortalare, fosse un incidente, un crimine, una manifestazione o un evento sportivo.

Sante Montanari. Per decenni è stato il fotografo della redazione forlivese de Il Resto del Carlino. Archivio Montanari

A Forlì era conosciuto da tutti e la sua popolarità non fu mai intaccata nonostante avesse abbandonato la professione da molti anni. Aveva un carattere ruvido ed esuberante. Leggendarie furono le sue esternazioni al momento del click per attirare il volto del prescelto. Su tutte vogliamo ricordare la foto che scattò a Henry Kissinger nel 1991. Per avere il primo piano del premio Nobel per la Pace ed ex segretario di Stato degli Stati Uniti gridò: Uei Kissinger. E fu la foto.
Ma il fischio era il segnale più popolare. Sul luogo di una manifestazione affollata da politici o da personaggi difficili da gestire il suo fischio decretava il momento dell’insieme, dell’attenzione: il termine massimo per lo scatto. Perché lui doveva tornare in fretta in redazione.

Chi scrive queste righe gli è stato collega per anni al Carlino. Un amico.
Non dimenticherò mai che nel periodo in cui scrissi il libro sulla storia della pallacanestro forlivese (1996), Sante, senza farsi pregare, mi aprì l’archivio che gelosamente custodiva. Ricco di preziosissime ed esclusive immagini come quella di Tony Gennari, della Becchi in serie A, di Angelo Rovati, del dottor Tramonti e Maurizio Gherardini, Galassi. Landsberger, McAdoo, Renzo Paganelli.

Un ringraziamento a Gabriele Zelli e a Mario Proli.

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