ADLER RAFFAELLI

Adler Raffaelli. Raccolta privata.

Adler Raffaelli, insegnante, educatore, ex deportato, giornalista, uomo delle istituzioni e dell’impegno sociale, nacque a Forlì nel 1921.

Il suo ricordo è vivo in quanti lo hanno conosciuto e lo hanno avuto come insegnante, amico, collega di giornalismo o hanno potuto conoscere attraverso di lui la testimonianza della seconda guerra mondiale, dell’internamento in Germania e della deportazione nei campi di prigionia. Raccontò questa durissima esperienza in un libro intitolato “Fronte senza eroi” che ebbe diffusione riconoscimenti nazionali.

Tornato dal conflitto, studiò e divenne maestro elementare, professione che svolse per tutta la vita abbinando la tecnica di insegnamento ministeriale a metodologie didattiche da lui messe a punto e focalizzate sulle caratteristiche e sulle qualità di ogni singolo alunno. Ogni settimana iniziava con l’Inno nazionale e con l’onore alla bandiera tricolore così come ogni giorno prevedeva attività di attenzione alla tradizione e al mondo rurale, dalla coltivazione dell’orto scolastico (memorabile quello del plesso “Adone Zoli” di Predappio) fino ai canti contadini. Non mancava poi di celebrare puntualmente la “Festa degli Alberi” e di valorizzare il rapporto col territorio attraverso camminate ed escursioni. Amava la bicicletta e finché la salute lo ha permesso ha percorso abitualmente le strade di Romagna sulle due ruote.

Il maestro Adler Raffaelli circondato da una delle sue classi. Raccolta privata.

Dalla passione per la bicicletta e dall’attenzione alla storia hanno preso origine due pregevoli pubblicazioni sulle epigrafi del Risorgimento e della Resistenza. Scoperti durate le pedalate, cippi e monumenti venivano annotati su un taccuino e, successivamente, approfonditi attraverso la ricerca storica. Per lungo tempo direttore del periodico del Pci “Il Forlivese”, Raffaelli è stato consigliere comunale a Forlì e a Predappio. Da una sua proposta di metà anni ’60 che fu condivisa dal sindaco dell’epoca, il repubblicano Icilio Missiroli, venne realizzato il Sacrario ai Caduti per la Libertà presso il chiostro di San Mercuriale in piazza Saffi a Forlì. Fra le cariche ricoperte figurano i ruoli ai vertici dell’ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), la Presidenza provinciale della Associazione Combattenti e Reduci e quelli nel movimento sindacale fin dagli anni della Camera del lavoro unitaria del dopoguerra. Morì a Forlì nel 2007.

Il 9 novembre 20118, alla presenza del sindaco davide Drei, di personalità istituzionale e di alunni della scuola elementare “Livio Tempersta”, è stata inaugurata un’area verde a lui dedicata. Si tratta del parco Adler Raffaelli  in via Bazzoli nel quartiere Cava, il quartiere dove il maestro abitava.

Brano parzialmente tratto dal comunicato stampa del Comune di Forlì emesso in occasione dell’inaugurazione del parco.

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