FIORENZO TREOSSI

Treossi quarto uomo in Champion’s League.
Treossi quarto uomo in Champion’s League prima della partita Grasshopper-Ajax

A Forlì l’eccellenza arbitrale risponde ad un nome molto conosciuto: Fiorenzo Treossi. Serie A, serie B, quaranta partite condotte in Europa e nel Mondo e numerosi riconoscimenti, caratterizzano una carriera davvero invidiabile nel calcio agonistico di altissimo livello.

Treossi con Roberto Baggio durante un’amichevole della Nazionale
Treossi con Roberto Baggio durante un’amichevole della Nazionale

Nato nel 1959, dopo aver giocato con grande passione fino a 16 anni nelle fila dell’A.C. Forlì, senza però mostrare particolari doti, decide di intraprendere la carriera arbitrale. Comincia così a frequentare un corso organizzato dalla sezione arbitri di Forlì. Nel febbraio del 1976 supera l’esame e inizia a dirigere le categorie giovanili del Comitato Provinciale. Dopo alcuni anni, precisamente nel 1987, è promosso al Campionato Nazionale Dilettanti dove arbitrerà per tre anni consecutivi.

Nel 1990 viene nominato miglior arbitro della stagione e gli viene conferito il Premio Presidenza A.I.A. A partire da quell’anno inizia ad arbitrare i Campionati di serie C1 e C2 dimostrando buone doti atletiche e ottime capacità relazionali in campo.

Nel giugno del 1993 realizza il grande salto. E’ promosso alla Commissione Arbitri di serie A e B e dopo sei sole gare disputate nella serie cadetta, esordisce in serie A. E’ il 28 novembre 1993, la partita è Torino-Lecce. Undici saranno le stagioni nella massima categoria, periodo durante il quale arbitrerà 127 partite di serie A e 86 di serie B.

In campo dimostra piena padronanza del ruolo e ottime doti arbitrali e nel 1997 viene nominato arbitro internazionale. In quel difficile ruolo, sotto la pressione dei riflettori di tutto il mondo, disputerà 40 partite, in Europa e in altri continenti.

Nel 1999, pur non occupandosi di politica, viene nominato assessore allo Sport per il Comune di Forlì dall’allora sindaco Franco Rusticali. Rimarrà in carica due anni per poi rassegnare le dimissioni a causa della difficile compatibilità dei ruoli.

Nel 2003, a 44 anni, conclude la carriera arbitrale nel corso della quale, grazie alla sua spiccata capacità di “lettura” e di gestione delle partite, ha ottenuto numerosi premi (Premio Mauro, Premio Bernardi, Premio Nardini e altri ancora). Dopo aver seguito per un anno gli arbitri di categoria interregionale, nel 2004 lascia l’incarico per legarsi all’A.C Cesena che lo chiama a ricoprire il ruolo di team manager e il suo impegno in ambito organizzativo con la squadra bianconera lo impegnerà ben 14 anni. Nel 2020 accoglie la richiesta del Forlì calcio: da quel momento presta l’indiscussa esperienza alla squadra della sua città, ma nel 2023 torna a far parte dello staff del Cesena.

Una curiosità su questo prestigioso e simpatico personaggio forlivese. A tutt’oggi, per non dimenticare il suo passato da arbitro o per deformazione professionale, Fiorenzo Treossi tiene sempre un fischietto in tasca. E’ un amuleto porta fortuna ricco di positività: carico dei successi ottenuti in una carriera d’eccellenza. Il massimo mai raggiunto da un forlivese.

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