ALLEGORIA DEL PROGRESSO (O DELLA PROVINCIA)

di Marino Mambelli

Annibale Gatti: “Allegoria del progresso” o “Allegoria della Provincia”. Forlì, Municipio, sala Calamandrei (ex sala del Consiglio provinciale). Foto Forlipedia, 2019.

La “Allegoria del progresso” o “Allegoria della Provincia” è un ‘opera del pittore forlivese Annibale Gatti (1827 – 1909) che è possibile ammirare sul soffitto della ex sala del Consiglio provinciale oggi sala Calamandrei nella residenza municipale di Forlì con accesso da via Delle Torri.

Risorgimento, spiega l’enciclopedia Treccani, è quel termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterali e culturali, di eventi diplomatici e militari che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono l’Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale”.

Il risultato di quel processo storico è sapientemente raccontato proprio dalla “Allegoria del progresso” di Annibale Gatti, un’opera pittorica che vede nel contrasto classico/moderno il motivo che attrae l’attenzione dell’osservatore del Duemila. Al centro una figura femminile, che rappresenta l’Italia nell’unità nazionale, si appoggia a un grande libro che simboleggia il sapere. L’impianto classico la vuole contornata da una serie di putti che si propongono, però, come testimoni di modernità e di progresso. A sinistra riconosciamo il telegrafo, più al centro la cornetta di un telefono portata all’orecchio di uno di loro. Ai piedi della Donna grossi bachi da seta si muovono su foglie di gelso affianco a pannocchie di granturco e ad una mappa geografica srotolata. Un putto regge un fascio di grano colorato da papaveri, un altro utilizza un compasso ed un ultimo imbraccia una tavolozza. Tecnologia e arte, quindi, ma anche agricoltura, industria e tradizioni.

L’artista vuole omaggiare la propria terra di origine con riferimenti chiari. Su tutti quel baco da seta che ha trovato a Forlì e in Romagna una vasta e importantissima produzione (per qualità e quantità) fino ai primi decenni del Novecento. E quella mappa srotolata che descrive proprio il territorio della nuova Provincia forlivese. Non dimentichiamo che l’opera fu realizzata per il soffitto della sala del Consiglio della Provincia. E come ogni committente classico, eccola apparire nel dipinto.

Annibale Gatti: “Allegoria del progresso” o “Allegoria della Provincia”. Forlì, Municipio, soffitto della sala Calamandrei (ex sala del Consiglio provinciale). Foto Forlipedia, 2019.
La “Allegoria del progresso” in realizzazione per lo street artist Ravo Mattoni in via Maceri a Forlì. Foto Forlipedia, 2019..

Una diversa interpretazione dell’allegoria vuole che la Provincia sia  proprio la donna al centro dell’opera. Alle sue spalle i putti propongono le tradizioni locali e davanti a lei incarnano il progresso. Il futuro. In perfetta sintonia con gli ideali del Risorgimento.

La “Allegoria del progresso” o “Allegoria della Provincia”, realizzata da Annibale Gatti negli anni Ottanta dell’Ottocento, è stata riprodotta su un muro di via Maceri a Forlì dallo street artist Ravo Mattoni in occasione dello Street Art Forlì 2019.

 

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