


Sul volume n. 2 di Rocche e Castelli di Romagna leggiamo: Ravaldino – Soggetto sin dal 1124 a Lamberto di Castrocaro <castrum Ravaldini cum tota curte sua…>. Il castello si trovava sul rialzo chiamato Chiesa Vecchia, sovrastante la chiesa di Ravaldino dove, in seguito a lavori agricoli e successivi rimboschimenti, è andata dispersa ogni traccia. Si tratta quindi di una fortificazione, un castrum.
In un atto del Libro biscia di San Mercuriale del 9 agosto 1154 troviamo la località Ravaldini. La zona interessata dal contratto è quella in esame, l’atto parla infatti, tra l’altro, di Collina e Grisignano. Nel 1371, la Descriptio Romandiole del Cardinale Anglic rileva Villa Ravaldini che nell’antico elenco statistico è inserita dopo Lardiani e prima di Colline: è quindi l’attuale Ravaldino in Monte. E’ un villaggio rurale non più un castrum. Abbiamo sottolineato la presenza di una fortificazione, proprio perché una delle più seguite ipotesi sull’origine del nostro toponimo è la parola “rivellino”, ovvero piccolo fortilizio in posizione avanzata rispetto alla fortificazione principale. Rivellino di un castrum è possibile, ma, come suggerisce il Dizionario Etimologico Italiano, rivellino è doppio diminutivo di riva (ripa), quindi…
Rivus, cioè piccolo corso d’acqua, e altus alto, compongono un’altra interessante e conosciuta proposta. Rivo-altino, Ravaltino, Ravaldino. Rio in alto quindi: uno stato dei luoghi, un geonimo. L’idea è condivisa dal Polloni sull’autorevole volume Toponomastica Romagnola, dove però leggiamo anche: …Il diminutivo popolare di <ribaldo, ribaldino> (ruffiano, birba) nel latino medievale “ribaldus” (ribaldinus) dal germanico “ribaud” (sfrontato). In questo caso il luogo avrebbe assunto il nome dal suo “particolare“ abitatore.
Da I Cognomi dell’Emilia Romagna di Luigi Paraboschi riportiamo, infine, un’ultima proposta: Ravelli, Ravellini, Ravaldi, Ravaioli. Si tratta della cognominizzazione del sostantivo rapa (con la sua variante dialettale rava). Si tratta, molto probabilmente di soprannomi legati ad un mestiere esercitato che ha a che fare con l’ortaggio, oppure semplicemente cognominizzazioni di toponimi, comunque legati alla coltivazione della rapa.
Entro il limite della cinta muraria forlivese, proprio sulla strada che dal centro porta a Ravaldino in Monte, esiste il quartiere Ravaldino. Spesso anche i più attenti, al cospetto di vecchi atti si sono trovati in difficoltà nel riconoscere l’una o l’altra località. La precisazione in Monte è infatti recente e si è resa necessaria per ovvi motivi.